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Ynis Afallach Tuath |
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Il Wyrd |
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Sabato, 27 Febbraio 2010 - 12:23 - 6461 Letture |
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Il Wyrd è un concetto appartenente sia alla cultura celtica, che a quella antica norrena. La
parola “Wyrd” deriva dall'antico inglese Wurdiz e dal protogermanico wurdís, "fato", radice
dell'alto tedesco antico wurt e del norreno urðr.
Oggi la parola "weird" in inglese significa "strano", "inspiegabile", "bizzarro". Qualcosa di
"weird" è al di là della normale comprensione. Ma nelle antiche culture europee, la parola
aveva un senso molto diverso. Significava comunque”inspiegabile”, ma l'inspiegabile era il
sacro, il fondamento vero e proprio dell'esistenza.
Il Wyrd può essere inteso come Fato, ma non tanto il Fato della singola persona, quanto la rete luminosa fatta di infiniti fili che rappresenta l'intreccio sacro dell'esistenza, dove ogni filo
è legato agli altri, dove ogni uomo è legato agli altri.
Il Wyrd non è tanto il destino individuale, quanto piuttosto l'Energia Universale, il Grande
Mistero che ci circonda, l'Origine di ogni Cosa. E' la Legge Ordinaria, un insieme di
principi che governano l'Universo. In generale, comunque, il Wyrd è la legge spirituale di
causa-effetto, secondo cui ogni essere vivente, è destinato a contare le conseguenze delle proprie azioni: ognuno di noi, nel corso della propria vita, costruisce, consapevolmente o
meno, il proprio destino, così come le famiglie, i popoli, le nazioni vivono nel presente gli
effetti di tutto ciò che è stato compiuto nel passato.
Il Wyrd non è una legge esterna che dall'alto controlla la nostra vita in modo del tutto
imprevedibile, quanto piuttosto la nostra personale responsabilità per le nostre azioni.
“Niente può accadere senza il Wyrd, perché è presente in tutto, ma il Wyrd non fa accadere le cose. Il Wyrd è creato a ogni istante e perciò è l'accadimento”.
[Da: "La via del WYRD" di B.Bates]
Il Wyrd può essere interpretato come un grande arazzo della vita, che viene costruito
esistenza dopo esistenza. All'interno di questa grande tela esistono scelte e volontà. Noi
abbiamo il dovere di crescere, imparare ed evolverci all'interno di esso, ma questo non è
qualcosa che avviene in maniera automatica. Le nostre scelte ci permettono di decidere quale parte avere nel Wyrd. Nulla accade PER NOI. Accade e noi ne facciamo parte. Ogni cosa
porta con sé una lezione e forse da anime disincarnate decidiamo di cogliere quel frutto, di
darci la possibilità di coglierlo. Accadrebbe lo stesso, e la lezione è lì da cogliere, perché è
insita nell'accadimento in sé, ma siamo noi che decidiamo di andarle incontro o no.
Questo concetto di 'attività' e non di 'passività' è la base sulla quale il Viandante poggia: la
voglia di essere attore principale della vita, di non lasciarsi passare sopra dagli eventi, di
accrescere la propria consapevolezza e rendere conscio il corso del Wyrd nel proprio essere.
"E' importante rendersi conto che il Wyrd non è esterno a noi, ma è in noi, attorno a noi, con
noi, per noi ma che sarebbe anche senza di noi.
"Il mondo degli Dei, la Terra di Mezzo e il regno dei morti dipendono dall'equilibrio e
dall'eterno ciclo di notte e giorno, inverno ed estate, donna e uomo, debole e forte, luna e sole, morte e vita. Queste forze, e innumerevoli altre, formano i punti terminali di una gigantesca rete di fibre che ricopre tutti i mondi. La rete è la creazione di queste forze e i suoi fili, brillando di potere, passano attraverso ogni cosa."
[Da: "La via del WYRD" di B.Bates]
Il singolo filo della Tela del Wyrd può essere il destino individuale, ma questo è intrecciato a
tutti gli altri e nel suo muoversi determina il mutare del disegno dell'intreccio luminoso di
tutti i fili del Wyrd. Il Wyrd rappresenta una rete di forze nella quale la perdita di equilibrio
di un aspetto determina la rovina di un altro.
Per questo il Wyrd è sempre perennemente in movimento, e al contempo è saldo e centrato
nella sua immutabilità.
Può essere visto come il Centro luminoso del Divenire, fermo eppure sempre "in creazione",
poiché da esso, dal Centro, si dipanano i raggi mutevoli del Divenire stesso.
Il Wyrd rappresenta l'intera "ragnatela" lucente, il centro della tela e tutti i suoi raggi e
intrecci che si muovono costantemente sono tutti legati.
In molte culture, legata all'idea della ragnatela, possiamo trovare la figura della Donna
Ragno.
La Donna Ragno rappresenta la Dea Stessa che dal suo medesimo corpo e dalla sua
medesima sostanza crea la tela; è la genitrice di ogni cosa, del Wyrd stesso.La Dea Madre, infatti, è spesso rappresentata con due volti, per sottolineare la bipolarità del suo essere: tutto e il contrario di tutto, ad esempio la notte e il giorno, l'inverno e l'estate,
l'ovulazione femminile e il mestruo.
"I presagi spaventano le persone comuni perché credono che siano predizioni di eventi che
debbano succedere per forza, avvertimenti dai reami del destino. Ma questo è fraintendere la
vera natura dei presagi. Un mago può leggere i presagi come indicatori di modelli, dai quali
possono essere presunte connessioni tra parti differenti."
[Da: "La via del WYRD" di B.Bates]
Per gli Antichi, l'intero intreccio della realtà era sacro, niente veniva escluso da questa
visione, anche quello che veniva considerato negativo o distruttivo.
Come esempio si potrebbe dire che il respiro di una singola fanciulla faccia vibrare
lievemente la tela. Un suo atto luminoso illumina la tela intorno a lei, e porta luminosità.
Per contro un gesto negativo - ovvero contrario alle Antiche Armonie, dato che la negatività si potrebbe intendere in questo modo - coinvolge l'intero intreccio e la conseguenza si
ripercuote su ogni suo filamento.
"Il Wyrd dura soltanto un istante, perché è la creazione costante delle forze. Il Wyrd è esso
stesso un cambiamento costante, come le stagioni, eppure proprio perché è creato ogni
istante, è immutabile, come il centro stabile di un vortice. Tutto quello che possiamo vedere
sono le increspature che danzano sulla superficie dell'acqua."
[Da: "La via del WYRD" di B.Bates]
Nel Wyrd il tempo inteso in senso lineare non esiste, il tempo stesso è parte dell'intreccio e al
contempo non lo coinvolge. Tutto ciò che accade nella tela del Wyrd accade nell'istante
eterno. Il tempo "umano" è un'illusione dell'uomo, il Wyrd esiste oltre di esso.
"I fili del Wyrd sono una dimensione di noi stessi che non possiamo spiegare con le parole.
Tessiamo reti di parole, eppure il Wyrd sfugge come il vento. I segreti del Wyrd non
giacciono nel nostro bagaglio di parole, ma sono serrati nell'anima."
[Da: "La via del WYRD" di B.Bates]
Il Wyrd è l'arazzo intrecciato dalle Dee Filatrici, legate dalla filatura del Destino e dalla
Fortuna e Sfortuna, dunque dagli atti luminosi e oscuri che influenzano la trama intera e ne determinano i movimenti. La vita è così, allo stesso modo. “Tramare” è decidere cosa verrà
disegnato sulla tela e quale energia imprimere, poichè dalla forza che mettiamo nei nostri
atti il risultato sulla tela potrà modificarsi drasticamente.
Gli sciamani celtici (anche se sono molte le diatribe sull'utilizzo di questo termine in ambito
druidico) erano ritenuti in grado di mediare il quotidiano e il regno del sacro, quindi in diretto contatto con la forza vitale, un'energia che permeava tutto.
Il cammino che compiamo è molto simile ad un cammino sciamanico.
Cerchiamo di addestrarci a viaggiare tra i mondi ed a plasmare la nostra anima in modo da
sgrezzarla da ciò che la rende meno che perfetta. Ognuno di noi ha un proprio
vissuto che ci spinge a credere in una cosa piuttosto che in un'altra.
Ogni stato d'animo ed ogni esperienza hanno qualcosa da insegnarci, saper godere dei
momenti felici è tanto importante quanto tirar fuori il meglio di sé nei momenti di dolore e
sofferenza. E' necessario cambiare pelle e conoscere il dolore per riconoscere la felicità e
imparare le più importanti lezioni per l'anima, ma per un percorso di crescita completo ed
equilibrato sono necessarie gioia e sofferenza, Luce ed Oscurità.
"Avalon è il Cammino verso la Consapevolezza, verso l'essere sempre presenti a sé stessi,
per non essere un filo del Wyrd, ma la forza stessa che fa muovere I fili del Wyrd, per non
fare magia, ma per essere magia, per essere non la tela tessuta ma la tessitrice ." Argante
Fonti:
Bates B. (1998). La Sapienza di Avalon. Ed. Rizzoli
Bates B. (1998). La via del Wyrd. Ed. Rizzoli – Mandala
Bellini G., Carmignani U. (2009). Runemal. Origine, significato e usi delle rune.
Ed. L'Età dell'Acquario.
Roncecker J.P.(1997). Il manuale delle Rune. Hobby & Work Publishing
http://it.wikipedia.org/wiki/Wyrd
Note: Articolo redatto da Euphorbia sulla base delle discussioni del gruppo di studio 'Sentieri di Avalon'.
Un particolare ringraziamento a:
Abigail, Alessio, Argante, Berkana, Caillean, Elys, Fairy, Lelaina, Marin, Sylesia, Violet.
Materiale coperto da Copyright. Vietata la riproduzione anche parziale senza il consenso dell'autrice.
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