E venne il tempo delle Nebbie,
di rami che si chiudevano innanzi a volti di pietra,
di fitta foschia che andava a celare la Terra dei Meli.
Il sonno cadde, silenzioso, maestoso e pesante
sulle menti luminose che per secoli guidarono
le terre del Nord e del Drago.
Gli arcolai smisero di girare,
i fusi caddero inerti sui giunchi ormai secchi.
Le polvere ricoprì le giare, i vasi,
le spade e gli scudi.
Le falci non tagliarono più il grano,
i meli carichi rimasero ricchi del loro parto.
L’erba crebbe e ciò che Fu immensa beltà
divenne Rovina d’Incanto.
Edere verdi e profumate intrecciarono i capelli dei dormienti,
i cigni quieti vegliarono i Secoli.
Cadde dunque nella calda oscurità dell’oblio
L’Era della Magia, dei Druidi, delle Sacerdotesse.
I Re riposero le Spade nelle Pietre
E le gettarono infine nelle Acque.
E attesero le corone dal Cielo e non più dalla Terra.
La Pietra riposò serena,
l’Acciaio continuo’ a gridare,
gli scudi si spezzarono e
i Popoli dimenticarono la Madre.
E l’Isola dei Dormienti rimase celata dalle Nebbie.
Avalon d’Incanto e magia,
Isola profumata di Brina e di meli,
Isola da cantare innanzi ai fuochi:
una favola, un sogno,
qualcosa per le allegre menti dei bambini.
Ma l’Isola dormiva e aspettava…
E uno dopo l’altro i dormienti si ridestarono.
E il Lupo riprese la corse nella Foresta,
Il Cigno Sacro di Luce e Argento solco’ acqua e Nebbia,
Il nero Corvo sfigurò il cielo,
Il Cervo annusò l’Aria ed iniziò l’Ultima corsa,
Il Cinghiale abbandonò la tana stantia,
I Cani guairono nelle deserte sale dell’Annwn…
Avalon si ridesta,
chiama le sue Figlie,
i suoi Guerrieri,
i Saggi.
Un velo di Nebbia si scioglie,
un Raggio fresco si specchia nel Pozzo,
brilla limpido sugl’argentei tronchi delle Betulle.
Avalon è la Terra dove i Cigni Cantano,
meta e viaggio.
Viandanti ridestate i cuori e danzate attorno ai fuochi,
onorate il Grano e la Pioggia,
iL TEMPO DELLE NEBBIE E' TERMINATO...
Argante
-Arc'Hant Afallon Alarch-
|