Ynis Afallach Tuath

BRANWEN

Articoli / Avalon
Inviato da Argante 14 Ago 2008 - 16:28

di Destiny Caillean

Branwen è la Bianca Signora di Avalon, il suo spirito è nel cuore pulsante dell’isola stessa; nel ciclo del divenire, Lei è il centro attorno a cui ogni cosa ruota.


Le storie del Mabinogion ci raccontano che Branwen era una bellissima figlia di re, sorella di Bran il benedetto, valoroso guerriero e custode della terra di Britannia, oltre che del magico calderone della rinascita, epifenomeno del più tardo graal. Branwen è la controparte femminile del fratello, rappresentante della Sovranità; ella è il vero graal.

Viene data in sposa al re d’Irlanda per sancire un patto di pace fra i due paesi e lei acconsente di separarsi dalla sua casa e dalla sua gente, come vera Regina, che sacrifica se stessa per la sua terra.

In Irlanda soffrirà l’affronto e la denigrazione nonostante partorisca un erede al re, ricordandoci la storia di un’ altra grande regina, Rhiannon. E per amore del figlio, come Rhiannon, anche Branwen sopporta la sua pena ma insegna ad un piccolo uccello a parlare affinché porti sue notizie al fratello Bran. I britanni muoveranno cosi guerra all’Irlanda e Bran, nel mito, funge da ponte fisico per i suoi uomini che affrontano un guado, cosi come la sorella Branwen è stata ponte spirituale fra le due nazioni. Ed allo stesso modo Avalon funge da ponte fra questo e l’Altro mondo; fra vita e morte, fra l’antica e la nuova religione. Lo spirito dell’isola sacra è uno spirito di unità e di risoluzione dei contrasti: le nebbie dell’illusione di sollevano, come il velo di Maia, per rivelare la profonda interconnessione di tutto ciò che vive; gli opposti si risolvono nell’unità dell’Essere e dell’eternità.

Branwen verrà liberata ma soffrirà la perdita del figlio, che viene gettato nel fuoco dal fratellastro Evniessen, durante una battaglia con gli irlandesi. Il figlio dell’unità fra le due nazioni, erede d’irlanda e di britannia, rispettivamente secondo le nuove tendenze patriarcali e il vecchio sistema matriarcale, viene iniziato al fuoco e passa ad un nuovo piano d’esistenza, questo mondo non è ancora pronto per capirne e riceverne i doni. Cosi i britanni sono sconfitti, anche Bran viene ferito a morte ad un tallone, come nella tradizione degli antichi re sacri, e la sua testa viene riportata a casa, da dove ancora si dice vegli la sicurezza dell’isola dei potenti, dalle profondità della Tower of London, circondata da corvi. Branwen muore allora di dolore, non ha senso la sua sopravvivenza senza la controparte maschile della sovranità. Una terra senza il suo re diventa waste land,paese desolato, cosi come un re ferito senza Sovranità non è in grado di guarire da solo. Anche nel suo triste epilogo la storia di Branwen ci insegna che gli opposti si completano, che senza la notte non esiste il giorno, ogni re necessita la sua regina. La Bianca Signora di Avalon mantiene l’equilibrio fra gli opposti, fra bene e male, fra il predatore e la preda. Ella è il centro, che si trova ovunque e da nessuna parte, attorno a cui ruota l’esistenza di ogni cosa. Senza Lei non può esistere vita, la distruzione prevarrebbe su tutto.

Tradizionalmente, Branwen è celebrata al momento della Luna Blu, cioè la tredicesima luna piena nel corso di un anno solare. Una luna particolarmente potente dal punto di vista magico, poiché funge da ponte fra l’anno lunare, femminile, e l’anno solare, maschile. Una luna di unità fra polarità opposte, che evita lo sfasamento dei cicli. Un momento di equilibrio, un punto mai statico ma di dinamica perfezione nel ciclo dell’eterno divenire. Branwen è inoltre particolarmente ricordata nel mese di giugno, il mese delle prime messi: in avalon i meli sono in fiore , i primi frutti pendono dai loro rami, l’isola è al massimo dello splendore sotto il sole gentile del Solstizio. Le nebbie dell’autunno sono ancora lontane, quelle infuocate dell’estate ancora da venire e la Sorgente mormora i segreti della Dea alle sue Figlie. Lo spirito di Branwen, lo spirito di Avalon vive.

La stazione presieduta da Branwen è l’Integrazione, durante la quale i conflitti interiori vengono risolti, le lezioni e le esperienze apprese ed integrate nella nostra vita, affinché diveniamo Una, in Lei, con Lei.

Gli animali sacri a Branwen sono i piccoli uccelli ed i corvi, in particolare i rari corvi bianchi: messaggeri per eccellenza fra i Mondi.

Branwen non è connessa a nessun luogo particolare, ma all’intera isola di Avalon, allo spirito profondo che in essa vive, grazie alle sue figlie, che lo portano nel mondo.


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