Ynis Afallach Tuath

la neve di imbolc

Articoli / Ciclo dell'Anno
Inviato da Caillean 14 Feb 2009 - 17:33

Imbolc, o Gwyl Mair, è un tempo di Contraddizioni.
Sulle soglie della primavera, è il periodo più oscuro
dell’anno. Neve, ghiaccio, tempeste, la fanno da padroni, eppure qualcosa nell’aria anticipa l’inversione delle energie verso la bella stagione. Cosi un raggio di sole inaspettato contiene già un calore nuovo.

Un piccolo bucaneve o un crocus fanno capolino, prendendosi gioco della Vecchia dell’Inverno. E la Cailleach, che scatena bufere per la rabbia di dover cedere il passo, guarda invidiosa alla Fanciulla, Brigid l’Altissima, che con il suo fuoco d’ispirazione scioglie il gelo ed il ghiaccio che ci attanagliano.
Gli elementi connessi ad Imbolc sono anch’essi in apparente contraddizione: fuocoe acqua o meglio il fuoco nell’acqua. Cosi come questo Portale rappresenta la
scintilla di nuova vita e di Luce proprio al culmine dell’Oscurità, anche acqua e fuoco sono indissolubilmente legati: il fuoco è la fiamma di energie e vita che rinasce dall’umidità del grembo materno, senza il fluido nutrimento del nostro inconscio non è possibile che si sprigioni il bruciante fuoco della
creatività.

Imbolc è un periodo dell’anno in cui spesso cade la neve ed una bianca coltre cristallina ricopre la terra, donandoci l’illusione dell’immobilità, sorvegliata dagli alberi spogli e dai semi dormienti. In realtà la neve di Imbolc annuncia l’arrivo della primavera, è l’ultima sferzata di gelo che già contiene in sé il germe della nuova
stagione. Sottoterra i semi sono tutt’altro che addormentati: nutriti dal calore del terreno iniziano a germogliare sotto la loro candida coperta.
Il biancore abbagliante sotto i raggi di un nuovo sole ci ricordano il colore di Brigit, lo scintillio delle sue vesti, che presto si ricopriranno di bucaneve.

Cosi siamo grate per la neve che cade in questi giorni, per la promessa che reca con sé in ogni fiocco: vediamo brillare in essa il fuoco di Brigid la Bianca, e le sue
benedizioni che si spandono su di noi.






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