Ynis Afallach Tuath

IL CULTO DELLE ACQUE SACRE

Articoli / Celti
Inviato da Morgelyn 13 Feb 2010 - 09:08

Nel passato, sorgenti e fonti erano considerate magiche e il luogo dove esse sorgevano, era meta di pellegrinaggi.

Ai tempi dei romani in Gallia, queste sacre acque, venivano vendute all'asta e cedute al miglior offerente; e chi possedeva una fonte importante oltre ad appropriarsi di preziosi oggetti, monili, che venivano lasciati cadere nel fondo (offerti alla fonte, dai pellegrini e dai viandanti alla ricerca di guarigioni, mutazioni spirituali e di eventuali incontri con gli spiriti), poteva fare pagare una tassa a chiunque si accostasse per bagnarsi o attingere l'acqua.

Sono davvero innumerevoli le leggende che riguardano le guarigioni miracolose delle fonti. Il popolo irlandese era soprannominato "il popolo delle fonti" per l'amore viscerale che provava verso le acque sacre; ma tutti i popoli celtici veneravano le acque: attraverso il culto, potevano entrare in contatto con le divinità. I corsi d'acqua, i fiumi, le fonti, i pozzi (etc.) erano considerati collegamenti, ingressi che conducevano all' Altro Mondo. Il Mondo superiore era quello oltre le nuvole, la pioggia e le tempeste. Il passaggio del Mondo Inferiore era sotto le fonti, sotto la superfice dei mari.. (etc.) Nell'acqua da bere e con cui ci si bagna, si considerava il Mondo Intermedio. L' acqua, è un fortissimo elemento sciamanico (elemento fecondante, sostanza magica e terapeutica); origine e sostentamento di ogni forma di vita, essa simboleggia la rinascita e la rigenerazione ed ha un fortissimo ascendente simbolico in ogni tradizione religiosa e popolare. L'acqua ha in sè, la conoscenza universale che le è "stata data" dall'entrare in contatto con ogni punto dell'universo fisico. L'acqua che scende dal cielo come pioggia, si raccoglie in falde sotteranee che vanno ad alimentare laghi e fiumi; poi lascia la terra sottoforma di nebbia e vapori e ritorna in cielo chiudendo così il cerchio. Così, una fonte o una fontana, simboleggiano questa stessa totalità e completezza perchè le loro acque vengono completamente riciclate.

La circolarità dinamica delle fonti (e di tutte le sorgenti e fiumi ), simboleggia la rinconciliazione degli opposti. L' acqua scorrendo intuto il suo ciclo, unisce tutte le polarità. Tom Cowan, in "il fuoco nella testa", ricorda che questa nozione non andò perduta fra i celti. Taliesin, catalogò le principali acque magiche del mondo, spiegando quali sono le proprietà che riconciliano; offrì una lista di fiumi e torrenti che curavano specifiche malattie, credenza ancora viva e applicata a fonti e sorgenti in tutta Europa... Ad esempio: in Beozia, c'è una fonte del ricordo ed una dell'oblio; in sicilia una fonte della fertilità ed una della sterilità; la fonte dei Gramanti ra fredda di giorno e calda di notte; L'acqua del Lago -Trodytus, era amara in tre momenti del giorno e dolce in altri tre; in alcuni luoghi, vi erano acque in cui tutto affondava e in altri, acque in cui tutto galleggiava; in Tessaglia le pecore che bevevano da una sorgente divenivano nere, quelle che bevevano da un altra, divenivano bianche...

Vive ancora oggi il culto delle acque; nelle tradizioni contadine si conserva limpido il ricordo delle proprietà curative dell'acqua delle sorgenti e di quella raccolta in piccole pozze carsiche. Il potere delle acque e delle divinità che vi dimoravano, interessava il benessere, la salute e la prosperità di tutto il paese non solo della singola persona che vi si accostava per chiedere una grazia. Era la Dama Del Lago, la figura centrale nel culto celtico delle acque: rappresentava una sacerdotessa od una dea protettrice delle acque. Ma col passare dei secoli, i guardiani sovrannaturali delle acque, cambiarono forma e da dee si trasformarono in fate e poi in santi con varie e molteplici sovrapposizioni. Con l'avvento della religione cristiana, anche gli antichi luoghi di culto delle acque, vennero demonizzati, i passaggi per attraversare l'Altro Mondo, divennero "la via per accedere direttamente all'inferno" e fu imposto di abbandonare il culto, addirittura si proibì di accendere luci nei pressi di questi luoghi. La dove le imposizioni cristiane non attecchivano profondamente, si pensò di appropriarsi delle antiche tradizioni pagane e così, al posto di pozzi e presso fonti e sorgenti, vennero edificate statue e cappelle dedicate a vari santi ma sopratutto alle Madonne cristiane.


Testo di Morgelyn

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