Ynis Afallach Tuath

SIDHE

Articoli / Sidhe
Inviato da Caillean 22 Feb 2008 - 14:00

Piccoli esserini si muovono silenziosi nella pallida luce lunare,
danzano eterei in antichi cerchi,
trascinano ignari mortali nei loro balli sfrenati
o li catturano nel loro mondo segreto e irresistibile.

Bellissime donne si muovono fra nebbie cangianti nelle notti senza luna,
pallide, sensuali figure che percorrono a passi leggeri il fitto dei boschi.
Buffe creaturine annodano le criniere dei cavalli,
arruffano i capelli dei bimbi addormentati e si intrufolano nei loro sogni,
rubano burro e latte ai contadini o nascondono gli oggetti.
Luci splendenti illuminano le colline cave nelle zone remote,
soprattutto nelle notti estive vicine al solstizio o nelle ore più buie di Ognissanti,
musiche malinconiche e struggenti risuonano
tra le fronde degli alberi più vecchi,
portate dal vento del Nord…

Chi non ha mai sentito parlare delle Fate?
Creature dalle molte forme, dai molti nomi e attributi,
alcuni compagni giocosi di scherzi e favole di bimbi, altri,
creature spaventose che ne infestano gli incubi.
Ma tutte indiscutibilmente affascinanti
e avvolte da un alone di mistero che si perde nella notte dei tempi.

Il termine FATA deriva dal latino faunoe o fautoe,
che indica uno spirito della natura.
L’etimologia ci aiuta subito a capire quindi chi in realtà siano le fate:
luminosi spiriti di natura che per millenni hanno abitato i nostri boschi,
le radure, le campagne, forse perfino le nostre case!
Le fate sono anche conosciute come popolo del Sidhe,
il popolo splendente che risiede nelle colline cave,
quelli che in origine erano i tumuli sepolcrali delle antiche popolazioni europee.

In effetti, con l’avvento del cristianesimo,
si disse che le fate erano gli spiriti dei bambini morti senza battesimo,
confermando il loro legame con un mondo luminoso che alcuni definiscono Altromondo:
una realtà parallela alla nostra, separata da un velo sottile ed invisibile,
ma tangibile,
che può essere superato in alcuni momenti e condizioni particolari.

Nei secoli sulle fate è stato scritto e detto di tutto.
Anticamente erano gli spiriti di natura, esseri di pura energia,
che presiedevano ai cicli della natura, piccole divinità assimilabili ai deva.
La cristianizzazione li ha poi relegati nel mondo infernale delle anime dannate,

degli spiritelli malvagi da scacciare
e la corrente Romantica ne ha fatto esseri da fiaba con buffi cappelli,
guance paffute e occhietti furbi,
o corpicini eterei e ali di farfalla per favole di bambini.
Dunque le fate, le fate che, nel bene o nel male,
continuano ad affascinare, appassionare, incuriosire e soprattutto far sognare.

Che ci crediate o meno, qualsiasi opinione ne abbiate,
avventuratevi per qualche minuto insieme a noi nel loro mondo incantato,
alla scoperta dei loro nomi, delle leggende, delle storie che le riguardano…
chissà che qualche fata non abbia in servo per voi un dono speciale,
cosi come le care Fate Madrine che presiedevano alla nascita di ogni bimbo
prima di essere spodestate dagli angeli custodi…

Il reverendo Kirk, vissuto due secoli fa, che le fate le conosceva bene,
conclude il suo libro dedicato a questi esseri luminosi
con la lezione che essi gli avevano insegnato:

AMA E VIVI

E con questo dono di saggezza andiamo anche noi ad iniziare il nostro viaggio
nel fatato Mondo dei Sidhe


-Caillean-


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