Ynis Afallach Tuath

LA MELISSA

Articoli / Erbe, Incensi e Rimedi Naturali
Inviato da Argante 23 Set 2010 - 08:42

(Melissa Officinalis)

Pianta cespugliosa con steli quadrati, foglie dal profumo di limone e fiori estivi da bianchi o gialli a blu pallido a maturita’, fa parte della famiglia delle Labiatae. La pianta puo’ raggiungere anche il metro e mezzo di altezza.



Le foglie fresche ottime in cucina per la preparazione di oli e piatti, vengono utilizzate per calmare le punture d’insetti e forniscono un infuso sedativo e tonico anche per bagni rilassanti. Si pensa che l’infuso di melissa doni longevita’ e calmi il mal di testa, l’indigestine e la nausea.

Gli estratti della melissa sono antivirali e facilitano la cicatrizzazione delle ferite sottraendo ai germi patogeni l’ossigeno. L’olio essenziale guarisce alcuni tipi di eczema ed aiuta nelle allergie.

E’ molto forte il suo legame con le api, le attrae e se sfregata sugli alveari vuoti, favorisce l’arrivo di nuove famiglie di tali insetti.

Se ne stanno studiando gli effetti sulla concentrazione mentale e la sua possibile applicazione nel trattare l’Alzheimer.

Magia e leggende:

Melissa è una ninfa della mitologia greca, figlia di Melisseus o Melisso, l’uomo delle api. Era colei a cui Rhea aveva affidato il compito di accudire e nutrire l’ancora infante Zeus, che doveva essere tenuto nascosto dal padre Cronos che lo avrebbe altrimenti divorato. Nutriva Zeus addolcendo il latte che Amalteia, la ninfa capra, produceva per lui.

Quando Zeus spodestò Cronos, trasformò il corno spezzato di Amalteia nella Cornucopia e Melissa in ape. Secondo un altro mito fu amata dal dio Apollo, che trascurò per questo il suo compito di portare il carro del sole, e fu quindi trasformata in ape.

Il suo nome è collegato al termine méli ("miele") e mélissa ha il significato di "produttrice di miele" o piu’ semplicemente “ape”.

La Melissa è una pianta legata alla Luna, a Venere e a Giove ed è legata all’elemento Acqua e al segno del Cancro. Da sempre considerata una pianta importante nel culto della Dea, ha forti influenze sulle emozioni. Viene impiegata ogni qualvolta si debba intervenire sulla mente. Paracelso la considerava tra le piu’ importanti erbe magiche e la considerava capace di ridonare persino la vita. Viene citata nel London Dispensiary 1696 come rimedio per curare la calvizie e per aumentare e riparare le facolta mentali.

In Magia ha il compito di infondere serenità e fiducia. Plinio la suggeriva per riuscire a superare stati di depressione e famosissima è “l’acqua di Melissa” preparata nei conventi dai Padri Carmelitani Scalzi del Veneto gia’ dal XVII sec.

Un utilizzo importante in magia riguarda proprio la proprietà che si crede questa pianta abbia di curare i disturbi nervosi e la depressione. Un tea di foglie di melissa è calmante ed aiuta a concentrarsi.
Si trovava nei templi di Diana e la si può usare nei rituali di invocazione della Dea.

Piccoli rimedi incantati:

Un piccolo rimedio magico contro la depressione consiste nel tenere, per almeno 3 mesi nella propria stanza da letto una ciotola di cristallo o di porcellana, nella quale andrà posto del sale e poi aggiunti tre pizzichi di borragine e sette di melissa: così, notte dopo notte sentirete il vostro cuore pervaso da una dolce sensazione di pace e benessere.
[i](anche se noi consigliamo sempre, in caso di depressione, una buona terapia con uno specialista, l'assunzione di farmaci adatti sotto controllo medico e soprattutto un sincero dialogo con la propria famiglia)[/i]

Vi mando anche la ricetta per l’Acqua di Melissa:

Vi serviranno:
sommità fiorite di melissa fresche leggermente appassite (gr.350)
scorza di limone tagliata a listarelle (gr.70)
cannella
chiodi di garofano
noce moscata
coriandolo in semi
angelica radice (gr. 16)

Tutte queste droghe vengono messa in macero in due litri di alcool etilico a 80 gradi. Dopo una settimana si distilla a bassa temperatura in alambicco ottenendo circa litri 1,7 di ottima acqua di melissa. Famigliarmente possiamo ottenere un medicamento analogo, mettendo le droghe in una bottiglia sigillata, chiara e facendole macerare in alcool etilico a 80 gradi per dieci giorni, esponendo il recipiente al sole. Poi si filtra.


Poiché il rapporto tra le api e questa pianta é molto stretto, vi consiglio di leggere questo bellissimo articolo tratto dal sito della YAT

http://www.ynis-afallach-tuath.com/public/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=364

ARTICOLO REDATTO DA DAGMAAR

Fonti

“Enciclopedia Botanica Motta. Volume secondo” di Giacomo Nicolini, Federico Motta Editore, Milano 1960

“Herbs” di Lesley Bremness by Dorling Kindersley Limited, London 1994

“A Modern Herbal, vol. 2” di Mrs. M. Grieve by Dover Publications, Inc. NY 1971

“Erbe magiche per piatti incantati” di E.Martelli e M.T. Zanetti Berni, Atesa editrice

“Tesori e profumi dell'orto” di Giovanni Righi Parenti.

Questo articolo è stato inviato da Ynis Afallach Tuath
  http://www.ynis-afallach-tuath.com/public/

La URL di questo articolo è:
  http://www.ynis-afallach-tuath.com/public/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=375