Ynis Afallach Tuath

LA PINZA

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Inviato da Argante 22 Lug 2011 - 16:21

Un dolce veneto, nella versione della nostra cara Elys, adatto per festeggiare lo spirito del grano, e per non sprecare il pane raffermo, in onore del Raccolto che non andrebbe MAI sprecato....

Ecco a voi la ricetta della PINZA (con finale in dialetto e traduzione!):

Impastare insieme
mezzo Kg di farina gialla da polenta
100 gr di farina di frumento
2 uova
200 gr di uvetta
200 gr di fichi secchi ridotti in pezzettini
una busta di lievito
una manciata di semi di finocchio
mezzo etto di strutto
un po’ di latte per bagnare la pasta (che dovrà risultare piuttosto tenera, dato che la farina gialla per cuocere ha bisogno di assorbire tanto liquido).

A questo impasto si l'aggiungono un paio di panini raffermi ammollati nel latte e di un bicchiere di vino bianco.

La pinza allora prende il nome di pinza-putàna, con chiaro riferimento alla donna più “gustosa”.
Alla fine, deve risultare un impasto abbastanza sodo, in grado di restare in forma.
Mettere il composto in una tortiera ben unta di burro e cuocere in forno a fuoco moderato 180° per circa un'ora.
La parte superiore della torta può essere cosparsa di fiocchi di burro, per non asciugarsi troppo e fare una bella crosticina dorata.

Far la prova de’l steccadente par controlar el punto de cotura; quando ch’el vignarà fora suto, vorà dir che la pinza la xe cota. Se la magna freda o tepida.
(Fare la prova delle stecchino per controllare il punto di cottura; quando uscirà asciutto vorrà dire che la pinza è cotta. Si mangia tiepida o fredda).

Ricetta di Elys

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