Ynis Afallach Tuath

LIBER I

Articoli / Celti
Inviato da Argante 22 Feb 2008 - 18:24

La descrizione della Gallia

LIBER I
LIBRO I

[1] Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur.

Hi omnes lingua, institutis, legibus inter se differunt. Gallos ab Aquitanis Garumna flumen, a Belgis Matrona et Sequana dividit. Horum omnium fortissimi sunt Belgae, propterea quod a cultu atque humanitate provinciae longissime absunt, minimeque ad eos mercatores saepe commeant atque ea quae ad effeminandos animos pertinent important, proximique sunt Germanis, qui trans Rhenum incolunt, quibuscum continenter bellum gerunt. Qua de causa Helvetii quoque reliquos Gallos virtute praecedunt, quod fere cotidianis proeliis ***** Germanis contendunt, ***** aut suis finibus eos prohibent aut ipsi in eorum finibus bellum gerunt. Eorum una, pars, quam Gallos obtinere dictum est, initium capit a flumine Rhodano, continetur Garumna flumine, Oceano, finibus Belgarum, attingit etiam ab Sequanis et Helvetiis flumen Rhenum, vergit ad septentriones. Belgae ab extremis Galliae finibus oriuntur, pertinent ad inferiorem partem fluminis Rheni, spectant in septentrionem et orientem solem.
Aquitania a Garumna flumine ad Pyrenaeos montes et eam partem Oceani quae est ad Hispaniam pertinet; spectat inter occasum solis et septentriones.


[1] La Gallia nel suo complesso è divisa in tre parti: una è abitata dai Belgi, una dagli Aquitani, la terza da quelli che nella loro lingua si chiamano Celti, nella nostra Galli. Tutte queste popolazioni differiscono tra loro nella lingua, nelle istituzioni e nelle leggi. Divide i Galli dagli Aquitani il fiume Garonnna, dai Belgi la Marna e la Senna. Di tutti questi i più valorosi sono i Belgi, perché sono i più lontani dalla raffinatezza e dalla civiltà della provincia, e molto raramente i mercanti si recano da loro a portarvi quei prodotti che servono ad effeminare gli animi, e sono i più vicini ai Germani che abitano oltre Reno, con i quali sono ininterrottamente in guerra. Questa è la ragione per cui anche gli Elvezi superano nel valore gli altri Galli, perché quasi ogni giorno combattono contro i Germani, o tenendoli fuori dal proprio paese o portando essi la guerra nel loro paese. Quella parte che, come ho detto, è abitata dai Galli, inizia dal fiume Rodano; è delimitata dal fiume Garonna, dall'Oceano, dal paese dei Belgi; dalla parte dei Sequani e degli Elvezi tocca anche il fiume Reno; si stende verso settentrione. Il paese dei Belgi comincia dalla parte estrema della Gallia; tocca il corso inferiore del fiume Reno, si stende verso settentrione e oriente. L'Aquitania dal fiume Garonna si stende fino a toccare i monti Pirenei e quella parte dell'Oceano che volge verso la Spagna; si stende tra occidente e settentrione.

Fazioni e clientele nella società gallica

LIBER VI
LIBRO VI

[11] Quoniam ad hunc locum perventum est, non alienum esse videtur de Galliae Germaniaeque moribus et quo differant hae nationes inter sese proponere. In Gallia non solum in omnibus civitatibus atque in omnibus pagis partibusque, sed paene etiam in singulis domibus factiones sunt, earumque factionum principes sunt qui summam auctoritatem eorum iudicio habere existimantur, quorum ad arbitrium iudiciumque summa omnium rerum consiliorumque redeat. Itaque eius rei causa antiquitus institutum videtur, ne quis ex plebe contra potentio rem auxili egeret: suos enim quisque opprimi et circumveniri non patitur, neque, aliter si faciat, ullam inter suos habet auctoritatem. Haec eadem ratio est in summa totius Galliae: namque omnes civitates
in partes divisae sunt duas.


[11] Poiché si è giunti a questo punto della narrazione non sembra che sia inopportuno parlare dei costumi della Gallia e della Germania e in che cosa differiscono queste popolazioni fra loro. In Gallia esistono fazioni non solo in tutte le città, villaggi e cantoni, ma anche quasi in ogni casa, e di queste fazioni sono i capi coloro che a loro giudizio si stima che abbiano la massima autorità, al cui giudizio e arbitrio è affidato il sommo potere decisionale. E sembra che ciò sia stato stabilito anticamente a questo scopo, affinché nessuno fra la plebe fosse privo di difese contro i più potenti: infatti nessuno sopporta che i suoi vengano oppressi e sopraffatti e non avrebbe nessuna autorità fra i suoi se agisse diversamente. Questo regime è lo stesso in tutta quanta la Gallia: ed infatti tutte le città sono divise in due partiti.


Analisi

Il paragrafo 1 annuncia una descrizione comparata dei costumi dei Galli e dei Germani.
Cominciando dalla Gallia, Cesare illustra la diffusione,
a tutti i livelli della vita sociale e politica,
dei partiti (factiones), i cui capi (principes)
hanno poteri illimitati sulla massa dei comuni cittadini (plebei)
Cesare utilizza termini del vocabolario politico latino:
factiones e partes che indicano, con sfumature diverse,
il moderno concetto di partito.
Factio deriva dal tema verbale facere,
fare ed implica il concetto di agire insieme,
collaborare in vista di un obiettivo comune.
Partes deriva dal verbo partior, suddivido,
e indica l’associazione non come frutto di collaborazione ma come suddivisione;
si evidenzia cioè il desiderio di differenziazione rispetto alla totalità
Plebs (anche questo è termine del vocabolario politico latino)
indica la massa della popolazione,
al di fuori dei due ceti privilegiati dei nobili e dei druidi


-Dora-

Questo articolo è stato inviato da Ynis Afallach Tuath
  http://www.ynis-afallach-tuath.com/public/

La URL di questo articolo è:
  http://www.ynis-afallach-tuath.com/public/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=78