Ynis Afallach Tuath

LE NOCCIOLE

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Inviato da Caillean 22 Feb 2008 - 19:57

Il periodo del Raccolto è ricchissimo di molti frutti e piatti tipici. Cominciamo a conoscerne alcuni, cosi da portarli in tavola e fare del momento dei pasti un piccolo rituale sacro, come sacra era nel passato ritenuta l'attività di preparare il cibo.

Nutrirci con i cibi tipici del periodo, non solo fa bene alla salute ed appaga il gusto ma è un modo semplice ed efficace per armonizzarci con le energie del Ciclo ed onorarle, come facevano i nostri Antenati.

Le nocciole abbondano in questo periodo e non è raro che magari qualcuno abbia in giardino proprio un bel nocciolo che produce questi frutti, molto cari alle popolazioni celtiche. La quercia ed il nocciolo erano due dei principali alberi sacri ai druidi infatti.
I frutti del nocciolo rappresentano la saggezza che si acquisisce con l'esperienza e le nocciole sono particolarmente legate all'elemento acqua ed alle energie femminili. Le leggende irlandesi raccontano che alla mitica fonte del fiume Boyne, vi sia uno stagno circondato da noccioli dove nuotano i salmoni che si nutrono proprio delle nocciole. Raccogliendo e cibandoci delle nocciole, riflettiamo sul nostro Raccolto spirituale, sulle lezioni apprese, su come queste ci hanno rese più sagge e più forti.

Ed ecco anche una piccola ricetta, una torta che potete preparare e consumare ritualmente, per esempio durante il plenilunio od il novilunio e ricordate di lasciarne un pezzetto in offerta agli
spiriti della natura!

Torta di Nocciole

Ingredienti:
- 250 gr di farina;
- 100 gr di zucchero integrale o 4 bei cucchiai di miele di acacia;
- 100 gr di burro sciolto;
- 2 uova;
- circa una trentina di belle nocciole sgusciate e tritate finemente;
- una bustina di lievito per dolci;
- 150 cc di latte;
- zucchero a velo e cacao amaro per guarnire.

Preparazione:
Mescolate la farina con l'uovo, il burro e lo zucchero. Aggiungete poi le nocciole ed il latte ed infine il lievito. Mescolate bene fino ad ottenere una pastella omogenea.
Infornate a circa 180 gradi per mezz'ora, poi spolverizzate con zucchero a velo e cacao amaro in superficie. Mangiata tiepida in una sera d'autunno è strepitosa!


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