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Ynis Afallach Tuath

ARIANNA
Venerdì, 22 Febbraio 2008 - 13:36 - 5838 Letture
Divinità La Signora del Labirinto

Premessa

“…la scoperta è primaria e l'idea di occultezza è il suo corollario” James Hillman



Arianna, Ariadne

"Miele alla Signora del Labirinto"

Su una tavoletta rinvenuta a Cnosso è stata decifrata quest’iscrizione che, secondo Mircea Eliade “è solo la prescrizione di un'offerta, e non può quindi entrare nella storia della letteratura” ma “il verso cretese 'Miele alla Signora del Labirinto' - che ci offre la prima specifica menzione mitologica di Arianna come "Signora del Labirinto" - deve essere, per così dire, ridedicato, riconsacrato, all'Arianna di tutti i successivi poeti”.Oggigiorno Arianna è soprattutto nota per aver aiutato Teseo nell'uccisione di suo fratello, il Minotauro, e meno come regina degli Inferi con l' originario appellativo di Hagne, la pura e la santa. È anche nota come compagna di Dioniso: le è stato riconosciuto, in epoca classica, per via di matrimonio, titolo di ingresso nell’Olimpo, ed ora risiede nella costellazione della Corona Boreale (motivo dell’appellativo di Aridela “colei che splende da lontano”).L'ingresso nell'Olimpo ellenico delle dee femminili è già di per sé un buon indizio della precedente divinità di Arianna perché i greci integravano spesso nell'Olimpo le dee antiche, facendole sposare a qualche divinità maschile, ove possibile. Ma in questo caso la storia è un po' diversa: la dea cretese Ariadne (la Santissima) sorgeva come serpente dalle acque primordiali che da sempre sono associate simbolicamente al principio femminile. Portava con sé, come corredo, gli attributi dell’originaria Dea Serpente: la medesima divinità da cui si origina Arianna ed infatti la corona è uno dei principali simboli di Ariadne e “Fin dal VII millennio a.C. la corona è la caratteristica più costante della Dea Serpente” (Marija Gimbutas).Adorata soprattutto dalle donne, Arianna doveva avere riti che concernevano i cicli femminili del corpo, della mente e dello spirito. L’Arianna cretese governava i cicli di sviluppo/declino, vita/morte/rinascita. Era madre, cioè dispensatrice di nutrimento, donatrice di vita: il nome Ariadne significa infatti "fertilissima madre di orzo" ed è un epiteto della Dea Madre e nutrice.Come trasformazione della Dea Serpente, era ancora simbolo della creazione, e della ricreazione ma rispetto al simbolismo originario, o alla Grande Madre (che sono archetipi molto potenti ma comprendono genericamente tutti gli aspetti della divinità primigenia femminile), ha delle specificità del tutto particolari, differenziandosi con le sue caratteristiche di Signora del Labirinto, dea dell'estasi e della trasformazione che presiede ai percorsi umani di evoluzione interiore: la nascita, la morte e le trasformazioni TRA la nascita e la morte. Regina degli inferi, come Persefone (la fanciulla che viveva metà della sua vita nel mondo invisibile e metà nel mondo manifesto e fertile), è stata chiamata colei che porta la “fruttuosa rinascita” ed è sempre rappresentata circondata di meandri, serpenti, spirali: elementi del labirinto e simboli della creatività e dell'energia produttiva della vita.

Arianna, Signora del Labirinto - dea della luna brillante che illumina l’oscuro aldilà - è la Guida, colei che conosce i misteriosi percorsi della vita, i meandri dello spirito, e presiede alle fasi di trasformazione della coscienza.

Arianna è Dea; il Labirinto stesso è Arianna, fa parte di lei, e la sua sapienza è nell’essere simultaneamente “corpo” del labirinto (il luogo dei suoi misteri, il grembo/caverna dell'inizio di tutte le cose) e “Signora” dello stesso, conoscendone i misteri.

Le religioni correlate alle culture pre-patriarcali presso le quali in diverse zone della Terra, sono stati rinvenuti tracciati labirintici, considerano sempre una divinità femminile, una Dea numinosa che che presiede ai riti iniziatici del labirinto.
Con la guida o la protezione di questa Dea, il cercatore che si avventura nei labirinti compie il suo percorso spirituale evolutivo, imparando le lezioni della consapevolezza, della trasformazione, della rinascita e dell’immortalità.
Nel centro del labirinto a spirale un “mostro”, un Minotauro, attende il cercatore, ma tuttavia è un mostro che è sostanza - o parente - della Dea stessa (nel mito classico, il Minotauro è il fratello di Arianna, figlio della stessa madre Pasifae - dea anch’essa - e di un Toro sacro).

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