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I PILASTRI DELLA TRADIZIONE AVALONIANA
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Le Stazioni del Ciclo
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Leggendo...
IL CONFRONTO
E' il tempo del Confronto, il momento di affrontare le scelte del nostro Cammino...
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Ynis Afallach Tuath |
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LE BASI DELLA TRADIZIONE AVALONIANA |
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Martedì, 10 Maggio 2011 - 00:12 - 8611 Letture |
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"Per molte donne che cercano una casa spirituale, le leggende di Avalon costituiscono un richiamo attraverso i secoli. Un'isola di Misteri Femminili… un santuario dove servire la Dea…un posto sacro dove apprendere e guarire…un luogo dove stare in solitudine…un centro per donne che desiderano trovare il loro potere personale e la loro innata saggezza interiore…queste immagini hanno risuonato nell'anima di innumerevoli donne risultando in una ricerca per le sacre sponde di Avalon, cosa che è servita a spingere ulteriormente fuori dalle nebbie Avalon stessa.
Tuttavia in questa ricerca dobbiamo necessariamente confrontarci con una domanda: cos'è Avalon? Si tratta di un'allegoria per esprimere il rinnovato potere delle donne? Un mito la cui leggenda serve ad ispirarci in modo da ricavare saggezza dall'analisi del suo simbolismo? Oppure Avalon è uno dei tanti modi per definire l'Altromondo celtico, dato che esistono molte leggende che la ricollegano alle Isole Fortunate, i cancelli dell'Annwn, e la paradisiaca Isola delle Mele? Può essere, come alcuni hanno proposto, un semplice sogno femminista, una versione romantica di un ideale matriarcale nato dall'esigenza di credere che posti del genere fossero un tempo realmente esistiti? Oppure Avalon era veramente un luogo fisico dove sacerdotesse venivano istruite a tramandare i Misteri e a vivere in un posto di guarigione e crescita interiore?
Per la verità non è poi cosi importante.
Le varie prospettive e le ricerche accademiche per stabilire se essa sia esistita o meno non sono nulla in paragone al grande proposito di Avalon. Qualunque cosa essa sia stata in passato, oggi serve come risorsa per le donne che ricercano il loro potere interiore. Essa regge le chiavi del potere della saggezza femminile, una volta onorata e ricercata ed ora riemergente nella coscienza di quelle che hanno il coraggio per inseguirla. Essa è un punto focale per tutte le figlie della Madre, un obiettivo , una cornice e una fonte di ispirazione. Avalon è un faro che risplende fuori dalle acque materne, promettendo connessione fra le donne di oggi, continuità della conoscenza dimenticata delle donne di ieri e costanza per quelle di domani.
Attraverso le leggende di Avalon, siamo chiamate ad essere donne potenti e autosufficienti, dotate della benedizione della Vista.
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L'allegoria di Avalon è profonda nella sua semplicità, e il sentiero per raggiungere le sue sponde ben demarcato. Noi siamo chiamate ad attraversare il suo lago – a imbarcarci nel viaggio attraverso l'inconscio – il reame acquatico della memoria e delle emozioni. Da qui dobbiamo aprire le nebbie – sollevando il velo d'illusione che oscura la visione chiara. Questo artificio è la più grande barriera che ci separa dal nostro scopo – raggiungere l'isola di Avalon. L'Isola Sacra rappresenta la nostra vera essenza sacra – l'esistenza paradisiaca del Sé autorealizzato.
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La Tradizione Avaloniana provvede un sentiero attraverso il quale ogni donna può ricercare, scoprire e riconoscere l' innata Donna Saggia – la Sacerdotessa presente dentro di lei. Gli insegnamenti di Avalon hanno lo scopo di risvegliare il ricercatore attraverso la diretta esperienza dei misteri interni , poiché essi si rivelano solo a coloro che hanno guadagnato il loro dono. Come afferma l'assioma Ermetico: "le labbra della saggezza si aprono a coloro che hanno orecchie per ascoltarla". I misteri si custodiscono da loro. Il sentiero di Avalon è di attiva e dedicata ricerca: noi ne trarremo in base a ciò che vi abbiamo messo.
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Quando finalmente arriviamo a riconoscere e attuare pienamente la realizzazione del nostro Sé , conosciamo la verità sulla Divinità interiore. Più siamo in grado di manifestare la nostra vera natura, maggiore sarà la nostra abilità di toccare l'essenza della Dea. Più la nostra anima brilla nella sua interezza, maggiormente la Sua luce è riflessa attraverso di noi nel mondo.
La più grande sfida per diventare sacerdotessa è riuscire ad essere la miglior donna che possiamo e realizzare il nostro Sé. Quando riusciamo a toccare quella parte di noi stessi che non è limitata dalle paure o resa anemica dalle ferite sanguinanti dell'anima,noi tocchiamo la nostra divinità interiore. Più noi siamo complete e più ricche di potere ci permettiamo di essere, più siamo di esempio alle nostre sorelle che stanno percorrendo il loro viaggio verso la Signora. Sebbene due donne non raggiungano mai il potere alla stessa maniera, ogni donna è in grado di toccare la Dea.
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Una delle leggende più durature su Avalon è quella che la collega a una meravigliosa Isola di Guarigione. Per le ricercatrici sul sentiero della crescita e dell'evoluzione spirituale, curare le ferite dell'anima è l'ultimo passo per la completezza. La tradizione Avaloniana abbraccia il potere dell'energia femminile – la spirale che procede verso l'interno conducendoci alla Divinità interiore. E' un sentiero che reclama la nostra oscurità interiore, trasformando la paura in amore e il dolore in potere.
La pietra angolare del lavoro di guarigione di Avalon è reclamare l'Ombra. Questo lavoro richiede che scendiamo nell'oscurità delle nostre psichi, cercando la radice di ciò che ci provoca dolore e ci impedisce di essere tutto ciò che possiamo essere.. Non c'è nessuna di noi che è totalmente completa o che manifesta pienamente il nostro massimo potenziale di donne.
Certe volte possiamo sentirci bene con il nostro mondo, come se non ci fossero macchie nel nostro paesaggio interno, come se fossimo pienamente centrate ed in equilibrio. Questo non significa che non ci sia più nulla da fare sulla strada della crescita personale e dell'unione con il Divino.. Raggiungere l'omeostasi non significa che siamo esseri completi, ma piuttosto si tratta di uno spazio di riposo. Come dice il canto:"Nel frutto ci sono più semi, lo so. Non esiste fine ma più posto in cui crescere".
Al centro del labirinto del viaggio della nostra anima c'è il Fuso Divino, che fila la matrice delle nostre vite e il tessuto dell'intero universo. Girare consapevolmente lo sguardo verso l'interno, ci permette di vedere il grande arazzo e il nostro posto al suo interno – dietro ogni limitazione. Più impariamo a riconoscere la nostra divinità interna sul sentiero della completezza, più attiviamo la Signora della Sovranità nelle nostre vite. Il velo si alza e Avalon si rivela ancora una volta.
L'immagine archetipica di una sacerdotessa di Avalon è molto potente: lei è una donna completa e centrata, pienamente consapevole e unita a sé stessa e alla Dea. Ma lei è arrivata ed essere cosi attraverso il sentiero che è dentro di noi – il viaggio interiore che comincia con la discesa nell'Ombra.. Come donne questo è un passaggio essenziale verso la completezza. Noi ci sentiamo a casa nella notte, nell'oscurità del cosmo, nel buio del grembo. E' qui che dobbiamo andare per cercare guarigione. Immergersi nelle energie basse della nostra Ombra, o Sé Inferiore è il primo passo del processo di guarigione.
La discesa non è mai facile; richiede grande coraggio. Nascosti nell'Ombra ci sono quegli aspetti di noi stessi che vorremmo ignorare e che cercano di governarci rimanendo nel reame dell'inconscio. Molti dei nostri schemi di comportamento sono dettati dalle ferite nascoste, i bisogni non soddisfatti, i sogni non realizzati che dimorano nell'oscurità. Se non andiamo mai alla ricerca di queste insidiose energie che gettano la loro ombra sul modo in cui vediamo noi stessi e ciò che ci accade nella vita, creando un falso filtro attraverso il quale vediamo il mondo, saremo vittime per sempre delle nostre prospettive malate.
Un cane che è stato picchiato regolarmente dal suo proprietario imparerà a reagire con paura o aggressività verso ogni persona che incontra; persino quando è trattato con dolcezza, il cane si aspetta di essere picchiato. Anche noi tendiamo a fissarci sul nostro passato, e impariamo a REAGIRE al nostro ambiente in base a quello che ERA invece di AGIRE in base a quello che realmente ora E'. Finchè il cane non impara che non tutti gli esseri umani sono crudeli, finchè non impariamo a realizzare che ognuno di noi presenta meccanismi di difesa e schemi d'azione basati sulle esperienze del passato a cui non dovremmo più attaccarci, il presente sarà sempre interpretato attraverso il dolore delle nostre ferite piuttosto che con la chiarezza della nostra completezza.
Dobbiamo combattere per portare questi aspetti del nostro sé alla luce – a trasformarli tramite l'illuminazione. Reclamare le energie impegnate a mantenere nascosti i nostri comportamenti autodistruttivi ci provvederà rinnovate fonti attraverso le quali manifestare gli aspetti del nostro Sé Superiore. La discesa nell'Ombra porta con sé una responsabilità. Essa segnala la volontà di esaminare gli aspetti dannosi delle nostre vite con occhi onesti e auto-critici.
L'analisi personale è una parte cruciale della crescita. Essa richiede che diventiamo abbastanza lucidi da ascoltare e vedere noi stesse con brutale onestà. E' necessario molto coraggio per questa cerca dell'auto-comprensione. Una volta che abbiamo visto i meccanismi che portano dolore e infelicità nelle nostre vite e che ci impediscono di essere chi in realtà siamo, e di raggiungere il nostro pieno potenziale, l'universo ci domanderà di fare la scelta di cambiare. Dalla conoscenza deriva responsabilità.
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Il viaggio all'interno del Sé è il microcosmo del viaggio nel Tutto. La magia è guarigione dell'anima…"la capacità di cambiare consapevolezza a piacere". Le donne di Avalon sono custodi del graal e figlie di Ceridwen. Come tali ci comportiamo da levatrici spirituali, facendo nascere noi stesse e assistendo alla nascita di ognuna di noi nella Sovranità delle Donne. Ognuna di noi deve trovare e guarire la sua regina interiore. Cosi come Re Artù fu portato all'Isola Sacra per guarire e lasciato nelle mani delle sacerdotesse , il viaggio ad Avalon ci porta più vicine alla nostra Sovranità interiore"
Note: tradotta da Caillean- primo capitolo del libro Avalon Within di J. Telyndru |
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