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Ynis Afallach Tuath

BLODEUWEDD
Giovedì, 14 Agosto 2008 - 16:32 - 4058 Letture
Avalon La Realizzazione del Sé

Nel Ciclo di Guarigione di Avalon Blodeuwedd è la Guardiana della Stazione della Riemersione.
La sua lezione è la riconquista del vero sé.
Quando si lavora con Lei, Blodeuwedd ci domanda: CHI SEI?

Da Lei si ottengono chiarezza e sapienza, ed è tutto sommato abbastanza semplice connettersi con questa dea
tramite una buona meditazione, aiutandosi anche con i suoi fiori.
E’ la Signora della Stazione di Beltane, ovvero un passaggio temporale, come l’alba, che poi è, nel micro ciclo della giornata, il suo momento.
La si onora con un’essenza tratta dai suoi nove fiori (Bardana, Regina dei prati, Primula, Fiore di fagiolo bianco,
Biancospino, Ginestra, Ippocastano, Quercia, Ortica):

"Un bianco bocciolo di fagiolo, poiché è sacro alla Dea,
e noi dobbiamo cercare la sua benedizione in questa Creazione.
Un giallo bocciolo di Ginestra per purificare e proteggere.
Un nocciolo color porpora di Bardana per allontanare gli spiriti malvagi.
Fiorellini gialli della Regina dei Prati, per una natura gentile ed amorosa.
La primula per attirare l’amore.
Ortica per accrescere il desiderio di lui e la passione di lei.
Biancospino per assicurare la felicità di coppia.
La quercia per il vigore di lui nell’atto dell’amore e per dar loro molti bambini.
Ippocastano per l’amore vero e duraturo."

- Libro di Taliesin-

Blodeuwedd è una delle dee celtiche la cui storia viene narrata nei Mabinogion gallesi, nel Quarto Ramo per la precisione..
Il suo nome significa ‘Viso di Fiori’ e si narra di come Ella venne creata in forma fisica e tangibile da nove fiori grazie alle arti magiche di Gwideon e Math (equivalente di Odino) per venir poi donata in sposa a LLew Llaw.
Dopo poco dalle nozze, Blodeuwedd si innamorò di un altro uomo da lei liberamente scelto ed ordì l’inganno necessario
ad uccidere il suo legittimo consorte.
Il tradimento venne attuato.

Llew Llaw, ferito a morte, scappò via trasformandosi in aquila e Blodeuwedd poté così vivere con l’amato.
Gwideon riuscì infine a trovare Llew.
Lo curò e lo aiutò nella vendetta...

Blodeuwedd venne tramutata in gufo, Gronw, il suo amante, venne ucciso.
Sono molti gli aspetti di questo mito da prendere in considerazione ed analizzare.
Ad esempio, partendo dall'aspetto di Blodeuwedd, potremmo notare come le sue dita vengano descritte come più bianche della nona onda del mare, a voler quasi
sottintendere la sua natura di dea lunare...
Il nove infatti viene considerato il numero lunare per eccellenza.
La luna attrae le maree e la nona onda viene considerata
dai celti come la più alta.
Blodeuwedd è una delle rappresentazioni dell’aspetto di fanciulla della Dea Madre.
E’ la Vergine cacciatrice, la sposa di maggio.
Vergine da intendersi qui come creatura indipendente, non soggetta all’autorità maschile.
Ella è la Sposa di Maggio che sigilla la sovranità del Re, ma nel mito non lo fa di sua spontanea volontà:
viene strappata, lei donna fatata, dalla sua dimensione, dalla magia di Math e poi forzata alle nozze.
Si ribella, tradisce e viene punita, come ad indicare simbolicamente con la sua triste storia,
il passaggio da una società matrilineare, nella quale la donna era libera;
ad una società patrilineare nella quale la donna è soggetta
all’autorità maschile e nella quale la ricerca di Blodeuwedd del vero amore, va punita.

Si può però anche pensare a come il suo tradimento permetta al Consorte di evolversi::
sperimentando Morte e Rinascita:
ecco qui il suo aspetto di Iniziatrice,
di Sovranità alla quale il Consorte PUO’ venir sacrificato.
Il suo venir tramutata in gufo, uccello notturno, sta dunque ad indicare una creatura emarginata, che vive celata nelle tenebre della notte, reietta che si è rifiutata di vivere secondo uno schema prestabilito da altri.
I quali non hanno assolutamente tenuto in conto quella che avrebbe potuto essere la sua volontà.

L’esser trasformata in gufo è dunque la punizione.
In verità però, Blodeuwedd rappresenta un aspetto della Madre già connesso al gufo
prima ancora che il mito stesso di Blodeuwedd nascesse.
Ella è infatti da associarsi a dee vergini come Athena:
dee della saggezza simboleggiate proprio dal gufo (civetta).
Originariamente quindi tale attributo era considerato nobile e positivo.

Blodeuwedd ci parla di realizzazione personale
attraverso la conquista del proprio sé, della propria vera intima identità.
Ci fa ripiegare su noi stessi e sulle nostre proprie risorse:
ci spinge a chiederci chi siamo realmente e a sviluppare le nostre doti.
Ci insegna che dobbiamo contare solo su noi stessi e sulle nostre capacità.
Requisiti questi assolutamente indispensabili per la crescita personale e la realizzazione.

Note: di Argante
Arc'Hant Afallon Alarch
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