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Ynis Afallach Tuath

Il Cumino e il Carvi
Sabato, 23 Gennaio 2010 - 09:44 - 5066 Letture
Erbe, Incensi e Rimedi Naturali Storia e leggenda

Il cumino, spezia originaria delle rive del Nilo e utilizzata in tutto il bacino del Mediterraneo, viene sovente confusa con il Carvi, pianta della stessa famiglia (Ombrellifere) chiamata anche “cumino tedesco” poiché ampiamente usata in Germania e nel Nord Europa.

Le due però non sono affatto simili a cominciare dall’aspetto: il cumino ha semi di colore bruno-giallastro mentre quelli del carvi sono neri, appuntiti e più lunghi.
Persino il sapore varia di molto essendo il cumino più amaro, mentre il carvi presenta un aroma d’anice e di limone.

Cumino


Carvi


A quanto si credeva tra i germanici il cumino era una spezia di protezione e teneva lontani i demoni.
Il carvi invece venne utilizzato dagli stessi egizi che lo mettevano nelle tombe per tenere alla larga gli spiriti maligni.
Di un curioso uso di questa spezia ci parla Plinio che scrisse che l’olio di cumino veniva utilizzato da alcuni allievi per convincere i maestri che stavano studiando di più di quanto in realtà facessero (andrebbe certamente provato, che dite?:P)
La ritroviamo anche citato dal profeta Isaia che spiegava quanto fosse caro agli ebrei che ne spargevano i semi su varie pietanze.

In cucina

E’ interessante notare come della pianta di cumino non si butti via nulla: le sue foglie possono essere usate per la preparazione di insalate, i semi invece possono condire pane, biscotti e torte e uniti alla preparazione di minestre, pesce e carne, quindi estremamente versatile.
Viene utilizzato inoltre nella preparazione del curry, per fare alcuni liquori, nella guaca mole e nel chili mentre il carvi lo ritroviamo prevalentemente nei crauti e nel gulash ungherese.

Ed ora un paio di ricettine golose:

Patate al cumino
900 gr di patate
3 cucchiai di semi di cumino
olio
sale

Tagliare le patate e metterle a cuocere in forno in una teglia ben unta, cosparse con il cumino e il sale. Cuocere per 40 minuti a 180°.

Crostata con cumino e more:
300 gr di pasta pasticcera
una manciata di semi di cumino
250 gr di zucchero
100 gr di olio
150 gr di nocciole sbriciolate
200 gr di more
Amalgamare la pasta pasticcera con i semi, le nocciole, l’olio e lo zucchero.
Riporla in una tortiera cosparsa di more.
Cuocere in forno a bassa temperatura.


Cosmesi

Come la maggior parte delle spezie il cumino può essere usato per creare alcuni cosmetici per la cura del corpo e il relax della mente.
L’olio essenziale di cumino rientra nella preparazione di molte creme anti-età per il viso e viene utilizzato durante i bagni per rilassare il corpo e la pelle e a questo proposito vi lascio una ricetta per un bagno all’insegna del totale relax:

Aggiungere all’acqua calda della vasca un pugno di semi di cumino leggermente pestati e chiusi in un sacchettino di tela.
Lasciare in infusione per almeno 10 minuti e poi immergersi.

Rimedi naturali

I semi di cumino sono un’ottima fonte di ferro oltre ad essere antispasmodici, antisettici, digestivi e molto utili per combattere i fastidiosi problemi di meteorismo e alitosi.
L’olio di cumino in particolare ha la caratteristica di riattivare e stimolare la circolazione sanguigna.

Essendo così versatile come dicevo prima questa spezia viene utilizzata anche per combattere un blando mal di testa, in questo modo:
In 200 ml di acqua, fredda mettete 8 gocce di olio essenziale di cumino.
Immergete una pezzuola e fate impacchi sulla fronte, stendetevi e cambiate la pezzuola di tanto in tanto.

In India si riconosce al cumino un’ eccellente proprietà rinfrescante e dissetante ragion per cui viene preparata una bevanda frullando due vasetti di yogurt e due di acqua fredda aggiungendo succo di limone, un pizzico di zucchero e qualche seme di cumino precedentemente tostato in padella e ridotto in polvere.

Per problemi di digestione e meteorismo una bevanda molto conosciuta è il Kummel, tradizionale liquore digestivo a base di semi di carvi originario dell’Olanda ed usato anche in Russia e Germania, può essere preparato in questo modo:
Lasciar macerare per 15 giorni a temperatura tiepida dai 40 ai 70 gr di semi di carvi in un litro di acquavite. Filtrare e poi aggiungere 200 gr di zucchero.

Sempre per problemi di digestione possiamo preparare quest’ottima tisana:
8 gr di semi di cumino
8 gr di finocchio
8 gr di foglie di menta
Lasciare in infusione per 10 minuti e bere 2 volte al giorno o alla bisogna.

Per combattere invece l’alitosi possiamo procedere in questo modo:
Far bollire per 3 minuti 5 gr di cumino in 100 ml d’acqua. Spegnere, coprire con un coperchio e lasciar riposare per 15 minuti, poi filtrare ed utilizzare per risciacquare la bocca e fare gargarismi.

Il cumino è un utile alleato anche per problemi di tosse e per contrastare le infezioni della gola e dagli Arabi possiamo prendere in prestito un antico rimedio:
Bollire 10 gr di semi di cumino in 3 tazze d’acqua a fuoco lento finchè l’acqua non si riduce di un terzo. Bere una tazza due volte al giorno, mattina e sera.


Usi magici

Protetto dal pianeta Mercurio secondo l’erboristeria alchemica, la forma del seme di cumino ricorda una lacrima; è dunque una spezia fortemente legata all’Elemento Acqua in ogni sua forma.
La saggezza taoista ci spiega che il seme può insegnare la “canzone dell’acqua” e cioè la capacità di farsi nuvola, pioggia e neve rimanendo fedele a se stessi.

Nello splendido libro di Chitra Divakaruni “La maga delle spezie” possiamo leggere:

"Kalo jire, cumino (...), la spezia dell'oscuro pianeta Ketu, che protegge dal malocchio. Neroblu e luccicante come le foreste del Sundarban dove è stato trovato per la prima volta, cumino a forma di lacrima, dal profumo di tigre, aspro e selvaggio, per sovrastare ciò che il fato ha scritto" (In questo caso l’autrice lo descrive come “neroblu e luccicante” poiché esiste la specie di cumino nero sempre della stessa famiglia).

Sicuramente nulla di più vero dato che leggenda e tradizione ci insegnano che questa spezia è stata da sempre utilizzata per la protezione, per tenere lontano ciò che è male o indesiderato ma, al contempo, veniva utilizzata anche per propiziare l’amore e per tenersi stretto il proprio compagno/a di vita.
Infatti nel Canavese (Piemonte) le antiche nonne si dice che cospargessero le pagnotte di semi di cumino per poi donarle alle nipoti per far sì che gli amati non le abbandonassero.
In medicina ayurvedica ancora oggi si ricorre a questa spezia insieme ad altri ingredienti per medicamenti riguardanti l’arricchimento della vita matrimoniale e per la fedeltà.

Ed eccovi un piccolo, profumatissimo suggerimento magico:

Sacchetto di protezione

3 cucchiaini di ginepro
2 cucchiaini di cumino
1 cucchiaino di noce moscata
1 cucchiaino di rosmarino
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
1/2 cucchiaino di alloro

Mettete tutte le erbe dentro un piccolo sacchetto di stoffa e chiudete bene.

Note: Testo redatto da Feronia

Fonti: “La Maga delle Spezie” (C. B. Divakaruni) – “Il Cofanetto delle Spezie” (B. Viè)
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