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Ynis Afallach Tuath |
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PERCHTA: LA SIGNORA DEL GIOCO (da IL CANTO DELLA ROCCIA di Silvano Danesi e Lorenzo Cervelli) |
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Martedì, 27 Dicembre 2011 - 17:12 - 5389 Letture |
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Con questo breve articolo - citazione, prediamo due piccioni con una fava... Introduciamo ai Viandanti dell’Isola lo splendido libro scritto da due cari amici e fratelli, Silvano Danesi e Lorenzo Cervelli, e approfondiamo il discorso aperto negli scorsi anni sulla Berchta e le Dee di Luce e Fortuna.
Silvano e Lorenzo sono gli autori di IL CANTO DELLA ROCCIA, ed. Clanto, piccolo volume di immenso valore, poichè attesta, con splendide foto e ricercati articoli, il passato celtico e pagano nelle valli alpine, in particolare nella Val Camonica, attraverso l’analisi di antiche favole, filastrocche e leggende narrate dalle anziane del luogo.
Chiacchierare con Lorenzo di questi splendidi antichi sentieri ha regalato a tutti noi momenti magici e l’ispirazione per future si spera fruttuose collaborazioni. Sebbene il libro sia uscito già da diversi anni, è comunque di difficile reperibilità. Se lo desiderate potete scriverci: korrigan@ynis-afallach-tuath.com
Una delle filastrocche presenti nel libro narra della Pitachina, ovvero la Perchta: “ Quanche la cumpagnia arriva al dos del Re, l Pitachina la alsa so al pé; quanche la cumpagnia la rua al dos de la Brata, la Pitachina la ghigna che la crap; quanche la cumpagnia la rua al dos de la Roca la Pitachina la sa copa” ovvero “Quando la compagnia arriva al dos del Re, la Pitachina alza il piede, quando arriva al dos de la Brata, lei ride a crepapelle, e quando arriva al dos della Roca, la Pitachina si uccide”.
La Pitachina non è che una strega e la compagnia di cui si narra nella filastrocche è composta da streghe e anime dei morti. Inizia ora la citazione dal volume dei nostri fratelli e amici:
“La Pitachina è con tutta probabilità la “Signora del gioco”, ossia la divinità germanica Perchta (Percht, detta anche Holda, Oriente, Berthe, Berta, Berchta), associata a Diana e dea della fertilità e della vegetazione. Va considerata la possibilità che questa divinità, della quale la domina ludi (la Petachina, corruzione di Perchtachina in Pertachina, n.d.a.) era una delle molte personificazioni, condividesse con Thor il potere di richiamare in vita gli animali. (...)
Holla, Hell, Holda, Perchta, fa notare Marja Gimbutas è la brutta vecchia strega col naso lungo, grossi denti, capelli arruffati, ossia quella che poi è divenuta la Vecchia da Bruciare. La sua forza risiede nei denti e nei capelli. E’ una donna che determina il clima e la neve. Allo stesso tempo rigenera la natura e fa uscire il sole. Come rana Holla riporta la mela rossa, simbolo della vita, alla terra dal pozzo in cui è caduta durante il raccolto. Il suo regno sono le viscere dei mondi e delle grotte. A Holla, in quanto madre dei morti, si offriva il pane chiamato Hollenzopf (la treccia di Holle), nel periodo del Natale.
La compagnia che accompagna la Pitachina ricorda quella dei Benandanti citata dal Ginzburg, combattenti per la fertilità trasformati in professionisti delle arti magiche, e Pitachina è la domina cursus”.
Questa specie di compagnia è ovviamente assimilabile alla caccia selvaggia che anima le leggende di tantissimi luoghi n tutto il mondo. Nel CANTO DELLA ROCCIA leggiamo infatti: “Intorno all’anno Mille, Bucardo da Worms, nel De inantatpribus et auguris e nel De poenintentia descrive molti culti pagani sopravvissuti e in particolare cita le cavalcate notturne delle streghe per il cielo in compagnia di Diana”
Diana è qui la Signora del Gioco, come la Pitachina appunto. Ad entrambe è associata la compagnia notturna in una folle corsa, accompagnata da streghe e anime.. ed entrambe sono così splendidamente legate al mondo silvestre.
In questi giorni di festa e di neve, chiediamo quindi a questa dea di accompagnare il nostro cammino.
Note: Poichè lo scopo di questo scritto è solo quello di presentare il bellissimo libro di Silvano e Lorenzo, ulteriori informazioni sulle ‘mansioni’ di Perctha - Berctha le potete trovare qui: http://www.ynis-afallach-tuath.com/public/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=396
e qui: http://www.ynis-afallach-tuath.com/public/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=440&mode=thread&order=0&thold=0
Articolo redatto da Argante
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