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I PILASTRI DELLA TRADIZIONE AVALONIANA
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Le Stazioni del Ciclo
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Leggendo...
IL CONFRONTO
E' il tempo del Confronto, il momento di affrontare le scelte del nostro Cammino...
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Ynis Afallach Tuath |
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FERRAGOSTO: L'ORIGINE PAGANA |
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Venerdì, 15 Agosto 2008 - 09:34 - 6915 Letture |
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Citazione dalla
DEA BIANCA
di Robert Graves.
pag.296, Capitolo -Il Capriolo nel folto-
Il 13 di agosto, festa precristiana della dea-madre Diana, ovvero Vesta, era celebrato con libagioni di sidro, un capretto arrosto infilzato su rami di nocciolo e mele appese a grappoli ad un ramo.
Un altro nome di questa dea era Nemesi (dal greco nemos -bosco),
che nel greco classico è la vendetta divina per le trasgressioni dei tabù.
Le statue la raffigurano con in mano un ramo di melo, e il poeta cristiano Commodiano (V sec.)
la identifica con Diana Nemorensis ('del bosco') i cui seguaci 'venerano un ramo
tagliato e chiamano Diana un ciocco di legno'.

Nell'altra mano Nemesi porta una ruota, a indicare la sua natura di dea dell'anno che scorre,
al pari dell'egiziana Iside e della latina Fortuna, ma questa ruota è stata generalmente vista come la ruota dei destini umani e come simbolo della vendetta che si riversa sul trasgressore.
In Gallia era nota come Diana Nemetona (il nemeton è il bosco sacro) ed era rappresentata con un ramo di melo, una tazza di sidro con su incisi degli Etiopi e un grifone con fattezze leonine e aquiline che indicava la stagione della sua festa. Nel Medioevo questa festa diventò quella dell'Assunzione della Vergine, il 15 agosto: il nostro FERRAGOSTO.
Note: citazione trascritta con la speranza che il signor Graves non ne abbia a male....
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